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All’apertura della vertice del G7 in corso a Kananaskis, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilanciato con forza la sua linea dura contro la presenza di migranti irregolari nelle città governate dai Democratici negli Usa. Questo tema si inserisce nel contesto di una più ampia discussione internazionale sul contrasto al traffico di migranti, prevista tra le dichiarazioni ufficiali del summit.
Trump attacca le città democratiche
Durante un incontro bilaterale con il primo ministro canadese, Mark Carney, Trump ha affermato che “la maggior parte di queste persone violente vive nelle città, tutte città democratiche, tutte governate dai Democratici, e pensano di usarle per votare”. Il presidente ha poi puntato il dito contro il governatore democratico dell’Illinois, JB Pritzker, definendolo “probabilmente il peggiore del Paese”, e ha denunciato che la città di Chicago è stata invasa dai criminali. Queste dichiarazioni evidenziano come Trump stia mantenendo una posizione ferma e controversa sui temi dell’immigrazione e della sicurezza urbana, che contrappone direttamente alle amministrazioni di orientamento democratico.
Il contesto politico e il G7
Il vertice del G7 del 2025 si svolge in un momento di particolare tensione e attenzione sui flussi migratori e sulla sicurezza nelle città occidentali. Trump, salito nuovamente alla presidenza a gennaio 2025 per il suo secondo mandato non consecutivo, continua a promuovere politiche di controllo più rigorose sugli irregolari, in linea con la sua retorica nazionalista e protezionista già nota dalla precedente esperienza alla Casa Bianca.
Dall’altra parte, il primo ministro canadese Mark Carney, anch’egli presente al G7, rappresenta un esecutivo con una visione più liberale e inclusiva, pronto a collaborare con i partner internazionali su temi come l’immigrazione, la sicurezza e lo sviluppo economico. Nel recente incontro con il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, Carney ha ribadito l’importanza della cooperazione multilaterale, mettendo in rilievo i progressi nell’implementazione del piano d’azione Italia-Canada, che tocca settori strategici quali investimenti, sicurezza e migrazione.
Il confronto tra le due visioni sarà certamente uno degli snodi cruciali del dibattito politico nell’ambito del G7, con implicazioni significative per le politiche migratorie e di sicurezza dei Paesi occidentali.