
Shutterstock
Los Angeles, 9 giugno 2025 – Donald Trump ha lanciato un duro messaggio attraverso la piattaforma Truth riguardo alla situazione migratoria e di ordine pubblico a Los Angeles. Il presidente ha espresso una netta condanna verso quella che definisce un’“invasione e occupazione da parte di immigrati clandestini e criminali” nella città californiana, annunciando un intervento deciso per ristabilire l’ordine
In un post su Truth, il presidente degli Stai Uniti Donald Trump ha descritto Los Angeles come una città un tempo “grande” ma ora “invasa e occupata” da immigrati clandestini e criminali. Ha denunciato che “folle violente e insurrezioniste stanno attaccando i nostri agenti federali nel tentativo di fermare le operazioni di deportazione”. Di fronte a questa situazione, il presidente ha dichiarato di aver ordinato “di intraprendere tutte le azioni necessarie per liberare Los Angeles dall’invasione migratoria e porre fine a queste rivolte”.
Trump ha sottolineato che “l’ordine sarà ripristinato, gli immigrati clandestini saranno espulsi e Los Angeles sarà liberata”, rimarcando così la linea dura della sua amministrazione su temi di immigrazione e sicurezza.
Il contesto di Los Angeles: una città complessa e multietnica
Los Angeles, con una popolazione di oltre 3,8 milioni di abitanti, è la seconda città più popolosa degli Stati Uniti e un importante centro economico e culturale internazionale. La città è nota per la sua diversità etnica, con una significativa presenza di comunità immigrate, in particolare di origine ispanica. Negli ultimi anni, l’aeroporto internazionale di Los Angeles (LAX) è diventato una delle principali porte d’ingresso per gli immigrati nel paese.
La città, governata dal sindaco Karen Bass, affronta da tempo sfide legate alla gestione dell’immigrazione, alla sicurezza pubblica e alle tensioni sociali. Nel 1992 Los Angeles fu teatro di gravi sommosse legate a questioni razziali e di polizia, mentre oggi il dibattito su immigrazione e ordine pubblico resta centrale nell’agenda politica locale e nazionale.
La presa di posizione di Trump arriva in un momento in cui la sua amministrazione mostra una politica energetica e migratoria decisamente orientata a un approccio restrittivo e nazionalista, coerente con le sue precedenti dichiarazioni e azioni. Sul fronte internazionale, Trump si sta inoltre muovendo su altri dossier chiave, come il possibile cessate il fuoco a Gaza, annunciato recentemente dal presidente in persona.