
ANSA/LUCA ZENNARO
Nel corso di un incontro svoltosi oggi presso l’hotspot di Lampedusa, il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha tracciato un bilancio dell’attività svolta negli ultimi due anni nell’isola, cuore dell’emergenza migranti nel Mediterraneo centrale. Dal 1° giugno 2023, infatti, sono state accolte oltre 150mila persone, offrendo loro assistenza, mediazione e supporto sanitario e psicologico.
Lampedusa, modello europeo di accoglienza
L’hotspot di Lampedusa, gestito dalla Croce Rossa Italiana dal giugno 2023, rappresenta oggi un punto di riferimento per la gestione dell’accoglienza in Europa. Valastro ha sottolineato come “quello che abbiamo realizzato a Lampedusa è un modello che oggi è un valido esempio per l’accoglienza in Europa e nel mondo”. Il lavoro congiunto tra forze dell’ordine, associazioni e operatori umanitari ha permesso di migliorare significativamente la vita di migliaia di migranti, in fuga da contesti di guerra, violenza e crisi.
I dati del 2023 confermano l’isola come epicentro degli sbarchi: sono infatti stati registrati 112mila arrivi autonomi, quasi tre volte quelli dell’anno precedente. Complessivamente, in Italia sono giunti oltre 153mila migranti, metà dei quali in autonomia, mentre circa 6mila sono stati soccorsi da navi umanitarie. Lampedusa si conferma così frontiera più a sud d’Europa e uno dei principali punti di accesso per chi tenta la traversata dal Nord Africa.
Emergenza umanitaria e sfide nel Mediterraneo centrale
L’incontro ha visto anche la partecipazione di Rosanna Rabuano, prefetto e capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno, e di Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Tra i temi affrontati, le procedure di frontiera, le attività di soccorso e le criticità legate alla sicurezza e al rispetto dei diritti umani.
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha recentemente denunciato il grave aumento delle vittime nel Mediterraneo centrale, con oltre 2.200 morti nel 2023 e una stima complessiva di 28mila dispersi negli ultimi dieci anni. Le operazioni di soccorso sono rese sempre più difficili a causa di normative restrittive, come quelle previste dal decreto Piantedosi, che limitano le missioni delle navi umanitarie e impongono lunghi trasferimenti verso porti distanti.
Rosario Valastro ha ribadito l’importanza di garantire dignità e umanità alle persone migranti, ricordando che “lavoriamo insieme per incentivare e promuovere il rispetto della dignità e dei diritti umani di donne, uomini e bambini che raggiungono il nostro Paese al termine di lunghi viaggi di speranza”. La Croce Rossa Italiana si conferma dunque protagonista di un impegno quotidiano in condizioni spesso estremamente complesse, in un contesto che resta al centro delle attenzioni nazionali e internazionali.