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Lampedusa, 30 giugno 2025 – Durante la notte è naufragato un barcone carico di migranti nell’area Sar tunisina-maltese, a circa 45 miglia dall’isola di Lampedusa. La Guardia costiera ha soccorso e trasportato sull’isola 87 persone, tra cui 23 donne e 10 minorenni. Purtroppo, è stato recuperato anche il corpo senza vita di una donna di circa trent’anni. I superstiti hanno riferito che potrebbero esserci tra i 5 e i 6 dispersi.
Dettagli del naufragio e soccorsi
L’allarme è scattato intorno alle 2 della notte, quando un peschereccio tunisino ha segnalato alla Capitaneria di porto di Lampedusa un barcone di circa 12 metri in difficoltà. I pescatori hanno immediatamente soccorso i migranti, originari prevalentemente da Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Guinea Conakry, Mali, Senegal e Sudan, e li hanno messi in salvo a bordo. Successivamente, una motovedetta della Guardia costiera ha condotto il gruppo a Lampedusa, dove i sopravvissuti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola.
Accoglienza e indagini in corso
Presso la struttura di accoglienza, agenti di polizia e operatori della Croce Rossa stanno procedendo all’ascolto dei naufraghi per raccogliere ulteriori informazioni sulle persone disperse e sulle circostanze del naufragio. I migranti hanno dichiarato di essere partiti la notte scorsa dal porto tunisino di La Louza, pagando dalle migliaia di dinari ciascuno per il viaggio.
Lampedusa, isola più estesa del piccolo arcipelago delle Pelagie e uno dei principali punti d’ingresso in Italia per i migranti provenienti dalle rotte africane, continua a essere al centro delle emergenze legate ai flussi migratori. La delicata gestione degli arrivi è sostenuta da misure straordinarie, tra cui la recente proroga dello stato di emergenza nazionale per l’incremento dei flussi migratori nel Mediterraneo, deliberata dal Consiglio dei Ministri nel mese di ottobre 2024.