
ANSA /ELIO DESIDERIO
Circa mille migranti sono stati soccorsi in mare aperto a sud di Creta nelle ultime 48 ore, in una serie di operazioni coordinate dalla Guardia costiera greca e da Frontex. L’area di intervento più significativa è stata quella intorno all’isolotto di Gozzo, un punto strategico per le rotte migratorie che partono dalle coste libiche.
Operazioni di soccorso a sud di Creta
Nella mattinata odierna, circa 230 migranti sono stati tratti in salvo a largo di Gozzo da due pescherecci sovraccarichi individuati da una nave di Frontex. Queste persone sono state poi trasferite al porto di Paleochora, sulla costa meridionale di Creta, dove hanno ricevuto assistenza e sono state avviate le procedure di identificazione. Nell’arco di ieri e oggi, le operazioni di salvataggio hanno coinvolto oltre mille migranti: la più complessa si è svolta a 25 miglia nautiche a sud-est di Gozzo, dove un peschereccio con 430 persone a bordo è stato soccorso con l’ausilio di una motovedetta della Guardia costiera greca e di una nave cisterna panamense. I sopravvissuti di questa operazione sono stati condotti nel porto di Agia Galini.
Un altro intervento rilevante, riportato dall’agenzia Ana-mpa, ha riguardato il salvataggio di 352 migranti suddivisi in due operazioni separate nella zona a 30 miglia sud di Gozzo. Questi migranti, a bordo di pescherecci avvistati da imbarcazioni di Frontex, sono stati soccorsi grazie al coordinamento della Guardia costiera e al supporto di quattro navi mercantili, incluse due provenienti dall’Italia. Anche in questo caso, i migranti sono stati portati a Paleochora per le cure necessarie e le procedure ufficiali.
Contesto politico e cooperazione internazionale
Il fenomeno degli sbarchi a Creta è in forte aumento, in particolare per i migranti che partono dalle coste libiche e cercano di raggiungere l’Europa via mare. Proprio ieri il ministro degli Esteri greco, Giorgos Gerapetritis, si è recato in visita a Bengasi per incontrare il generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico. Al termine dell’incontro, Gerapetritis ha sottolineato come la collaborazione tra Grecia e Libia si basi su tradizioni e radici comuni, oltre che su un impegno condiviso per il rispetto del diritto internazionale e la stabilità del Mediterraneo. L’incontro ha avuto come tema centrale la gestione dei flussi migratori, nonché questioni relative alle zone marittime e alla cooperazione bilaterale tra i due Paesi.
Questi sviluppi si inseriscono in un quadro geopolitico complesso, con Ankara che ha recentemente avviato una nuova fase di dialogo con la leadership di Haftar in Libia, mirando a consolidare la propria influenza nella regione mediterranea. La cooperazione multilaterale, inclusa quella con Frontex e i Paesi europei, rimane cruciale per la gestione delle emergenze umanitarie e per contrastare i rischi legati ai viaggi migratori pericolosi nel Mediterraneo.