L'appello: L'Italia deve agire per porre fine alle violenze in Libia! (video)

Corriere Immigrazione - 23 Marzo 2011

Appello in favore dei manifestanti e dei rifugiati libici: accoglienza non respingimenti! 

di Amnesty International, con un video di Zalab
L’APPELLO. In questi giorni drammatici di conflitto armato e gravi abusi è quanto mai urgente sostenere il popolo libico nella sua richiesta di libertà e diritti umani e rilanciare le politiche italiane di accoglienza nei confronti di migranti e rifugiati, non dimenticando le responsabilità dell’Italia per aver costruito negli ultimi dieci anni una cooperazione istituzionale e operativa con la Libia di Gheddafi senza alcuna attenzione per i diritti umani.
Amnesty International ha ripetutamente chiesto che i diritti umani e le garanzie per rifugiati, richiedenti asilo e migranti venissero messi al centro della cooperazione con la Libia sul controllo dei flussi migratori. Alla luce degli eventi degli ultimi giorni in Libia, Amnesty International chiede al governo italiano di intervenire in prima linea in difesa dei diritti dei manifestanti libici e dei rifugiati.

Scrivi al Premier Berlusconi e ai Ministri Maroni e Frattini affinché riportino al centro della discussione le gravi violazioni dei diritti umani subite dal popolo libico e da rifugiati, richiedenti asilo e migranti che si trovano tuttora in Libia.

Firma la petizione, clicca qui!

Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma

Egregio Presidente del Consiglio,

sono un simpatizzante di Amnesty International, l’organizzazione internazionale che dal 1961 agisce in difesa dei diritti umani, ovunque nel mondo vengano violati. Le scrivo perché sono profondamente turbato per le gravi violazioni di diritti umani che continuano a venire riportate dalla Libia. Credo che il governo italiano abbia il dovere di impegnarsi maggiormente, quale membro di Nazioni Unite, Unione Europea ed altre organizzazioni internazionali, per fermare le atrocità.

La sollecito ad utilizzare le relazioni di lunga durata del governo italiano con le autorità libiche per chiedere la fine immediata e incondizionata delle gravi violazioni dei diritti umani attualmente in corso in Libia, in particolare dell’uso eccessivo della forza, inclusa la forza letale contro la popolazione. Le chiedo, inoltre, di sollecitare l’apertura di indagini sui crimini di diritto internazionale commessi in Libia affinché i responsabili siano assicurati alla giustizia.

Decine di migliaia di persone sono in fuga dalla violenza e dalla persecuzione in Libia e in cerca di sicurezza nei paesi vicini. E’ fondamentale che gli Stati membri dell’Unione europea assumano un ruolo più attivo per affrontare la crescente crisi umanitaria in Libia. L’Unione europea e l’Italia devono urgentemente offrire il proprio sostegno sia ai rifugiati che fuggono dalla Libia per salvarsi la vita, sia agli stati confinanti con la Libia che sono obbligati ad assorbire e a proteggere questi rifugiati. Le chiedo di favorire un’evacuazione umanitaria immediata ed un’accoglienza in Europa per i rifugiati già riconosciuti e per tutte le persone in fuga da persecuzioni che si trovano in questo momento intrappolate in Libia.

La invito infine a gestire eventuali arrivi di migranti e richiedenti asilo nel rispetto dei diritti umani, astenendosi dal mettere in atto respingimenti indiscriminati nel tentativo di contrastare i flussi migratori a tutti i costi. Infine, Le chiedo di sostenere gli sforzi dei Paesi confinanti con la Libia, affinché coloro che fuggono dal conflitto possano ottenere adeguata assistenza umanitaria.

La ringrazio per l’attenzione.