In questo numero

Tendenza Foreign Policy

Stefana Ragusa - 6 Gennaio 2014

Foreign Policy, che non è propriamente un giornalino scolastico, ha messo Cécile Kyenge, il nostro attuale ministro dell’Integrazione, al ventitreesimo posto nella classifica dei leader più influenti del pianeta. E questo per la determinazione con cui questa donna sta combattendo contro la “persistente xenofobia dell’Europa”. Ma nelle tradizionali fotogallery che i nostri media pubblicano sotto Natale, per offrire una sintesi degli eventi più importanti dell’anno, di Kyenge non c’è traccia (almeno in tutte quelle che abbiamo avuto modo di visionare noi). Questa assenza ci ha colpito e abbiamo deciso di operare in controtendenza (o, se preferite, di seguire la tendenza FP). Così, in apertura di questo primo numero del 2014, vi proponiamo una lunga intervista – realizzata da Ilaria Sesana e dalla sottoscritta – in cui il ministro fa un bilancio di questi sette mesi, offre delle anticipazioni e risponde a proposito di alcune delle critiche che le sono state mosse negli ultimi tempi. L’intervista cartacea si abbina a una video realizzata dal team di Allo Scoperto.

In questo numero trovate anche un’intervista a Khalid Chaouki, il parlamentare Pd che, un paio di settimane fa, ha “occupato” il Cpsa di Lampedusa determinato a non andarsene fino a quando gli ospiti impropriamente trattenuti lì dentro non fossero stati trasferiti. Chaouki, che ha raggiunto parzialmente l’obiettivo, racconta a Stefano Galieni come è maturato questo suo gesto che ha comunque avuto il merito di sbloccare una situazione che pareva incancrenita. Rimane da chiedersi che razza di Paese sia quello in cui un deputato della Repubblica riesce a ottenere di più attraverso un’occupazione invece che con il lavoro parlamentare.

Stefano Galieni, questa settimana, ricostruisce anche la storia del famigerato Cie di Modena, che a fine d’anno è stato finalmente chiuso, e ci propone un’intervista al sociologo Emilio Pugliese sui nuovi caporalati e sul “contratto nazionale dello sfruttamento del lavoro migrante in agricoltura” che attraversa e accomuna tutto il sud d’Italia.

Alessandra Ballerini ci parla del suo capodanno a Ponte Galeria, mentre Sergio Bontempelli fa una disanima della nuova ondata di psicosi anti-bulgari che sta attraversando l’Europa. Mauro Valeri, autore del libro La razza in campo, ci racconta chi era Eusebio e ci fa capire come non sia strano che il Portogallo abbia decretato alla sua morte (avvenuta ieri) tre giorni di lutto nazionale. Gabriella Grasso, infine, ci propone un’intervista allo scrittore di origine congolese Alain Mabanckou, autore del romanzo Zitto e muori, che descrive la vita da immigrati neri a Parigi.

Nel suo osservatorio Rom-Anzi, Sergio Bontempelli ci parla di una tv comunitaria al 100% rom, mentre Daniele Barbieri, come Scor-Data ci propone il 10 gennaio 2008: il primo caso di condanna in Italia per omicidio volontario e omissione di soccorso in mare.

Non perdete le altre rubriche e le brevi. Buona lettura, buon inizio settimana e buon anno!

 

Stefania Ragusa direttore@corrieredellemigrazioni.it