Evidenza
Afroitaliani e dintorni, polemiche e sfide reali
Nero, misto, mulatto, meticcio o forse beige? Qual è la parola giusta per indicare un bambino quando la mamma è bianca e il papà è nero (o viceversa)? Ed è un’operazione davvero necessaria?
Primo Marzo 2015, molto bene
Da Nord a Sud, con divagazioni oltreconfine: la Giornata senza di noi (alla quinta edizione) ha raccolto consensi e partecipazione, coinvolgendo ancora una volta la società civile e tante persone senza etichetta.
Primo Marzo, che succede in città
Dal Brennero a Potenza. Giornate di impegno, di cultura e di incontro fra migranti e autoctoni per sancire l’importanza di una società meticcia e riaffermare l’obiettivo della parità di diritti,
La guerra e le sue prossime vittime
I migranti, ma non solo: siamo tutti minacciati dal conflitto incombente nel Mediterraneo. Ma lo scenario reale non è quello agitato da certi media e da certi politici. Che cosa si potrebbe fare davvero, nell’interesse di tutti.
Mediterraneo, le stragi firmate
I responsabili di questi ultimi morti (e di quelli che verranno) hanno nome, cognome, indirizzo: sono i nostri governanti, che per calcolo e piccineria, hanno voluto la fine di Mare Nostrum. Fingere che così non sia non cambia la realtà.
Vivere per addizione, la lezione Arbëreshë
Avete mai sentito parlare dell’Arberia? Sapete chi sono gli Arbëreshë? Conoscete la loro storia? Eppure, la loro esperienza avrebbe molto da insegnare al nostro Paese.
(Giochi) senza confine 2.0
Videogames, applicazioni, ricostruzioni computerizzate… Nuovi strumenti entrano nell’importantissimo dibattito sulla fine o la trasformazione delle frontiere. A colloquio con l’antropologo Cedric Parizot.
Asilo, i nodi da sciogliere
Gli “arcaismi” della convenzione di Ginevra, le contraddizioni di Dublino, i corridoi umanitari inesistenti… Anche su questo frana il diritto alla protezione umanitaria
Sgomberi alla romana
Ruspe e polizia municipale per cacciare un piccolo gruppo di rom da uno spazio inutilizzato della periferia. Cambiano le amministrazioni, ma il modo di non affrontare le questioni sociali rimane il solito.
Italiani brava gente, ma perché?
Quanto è viva la memoria del colonialismo in Italia? Quanto la sua rimozione incide sul modo in cui vengono percepiti l’Africa e i migranti? Ce ne parla lo storico di origine eritrea Uoldelul Chelati Dirar.